giovedì 19 dicembre 2013

Bilancio di Previsione 2014 - La Regione uccide la Provincia di Udine

Riportiamo alcuni passaggi dell' intervento nel Consiglio Provinciale del 18.12.2013 del nostro rappresentante Federico Simeoni:


Si abbia il coraggio di avviare un confronto con la Regione per concordare gli assi prioritari, stabilire quali siano le funzioni delegate che si ritengono fondamentali e fisse, anche in ambito di riforma, ed ottenere garanzia di finanziamento. Sulle funzioni delegate la Regione DEVE garantire e mettere a bilancio i trasferimenti, a costo di trascinarla fino al Consiglio di Stato.


Dai dati del bilancio di previsione, per la mancanza dei trasferimenti, si nota che parecchi uffici avranno il personale, che continua ad essere pagato, che starà lì pressoché a girarsi i pollici o, nella migliore delle ipotesi, a rigirare le carte che i Comuni inutilmente compileranno per chiedere contributi che non arriveranno mai.


Se questo è il risultato della riforma voluta dalla Regione, è ora che chi governa a Trieste getti la maschera dell' ipocrisia ed affronti la realtà.
Lungi da me difendere la Provincia che ha necessità di essere profondamente ristrutturata, ma agire come sta facendo la maggioranza regionale per spot propagandistici senza costrutto, non giova a nessuno.
Il risultato è che nel 2014 il personale della Provincia continuerà ad essere pagato per non fornire alcun servizio.
Nelle aziende private una situazione del genere porterebbe a drastiche soluzioni.
lancio allora una provocazione, che altro non è che una richiesta di assunzione di responsabilità da parte della Regione:
- o Regione e Province si accordano sulle funzioni delegate, finanziandole, mettendo il personale delle Province in grado di dare servizi a cittadini ed Enti Locali
- o la Regione si assume la responsabilità di dire ai lavoratori delle Province che con domani vanno tutti a casa

Il resoconto ufficiale del Consiglio





martedì 26 novembre 2013

Per la comunicazione istituzionale il Front non c'è.

Farsi sentire in questa Regione è una faticcaccia. Già siamo da soli, già andiamo controcorrente, se poi anche ci censurano, va a finire che sembra che neanche ci siamo.
Eppure ieri in Consiglio Provinciale abbiamo batagliato alla pari degli altri. Siamo intervenuti, abbiamo esposto i nostri argomenti, abbiamo protestato. Eppure per qualcuno, che evidentemente raccoglie solo le veline dei partiti italiani, noi non c' eravamo.
Il question time per conoscere i tempi di avvio dell' opera del sottopasso di Sant Caterina è stato presentato dal nostro consigliere.
La richiesta di approfondire la verifica sull' emendamento da 532.000 euro fuori sacco, riportandola in commissione è stat presentata da noi, la pesante accusa alla Giunta di non saper gestire gli uffici è partita dal Front.
La proposta di comanda dipendenti inutilizzati dalla Provincia all' UCIT l' ha fatta Simeoni, così come la richiesta di utilizzarne gli utili per i corsi di aggiornamento dei manutentori delle caldaie.
La domanda di convocazione della commissione su Exe e Aussa Corno è stata protocollata dal nostro capogruppo.
Eppure niente. Zero. Censura.
J stin propit su pes balis.

La velina dell' ufficio stampa della Provincia di Udine

Messaggero V. 26/11/2013


venerdì 8 novembre 2013

Rome nus massacre di tassis e nus mande indaûr la limuesine

ae c.a. dal President Pieri Fontanin

Bundì Siôr President
cun la presint o soi a domadâ il Sô intervent urgjent in materie di tutele des minorancis lenghistichis.
Come Province di Udin o varessin di jessi ufindûts dal provediment che sot al è indicât.
Jo di furlan o soi abituât a fâ la caritât. No a ricevile.
Cun rispiet.

Federico Simeoni
conseîr provinciâl

Udin 08/11/2013



Minoranze linguistiche: a Fvg assegnati 375mila euro

Lo ha stabilito Conferenza Unificata in applicazione legge 482 (ANSA) - TRIESTE, 7 NOV - La Conferenza Unificata ha espresso parere favorevole sul provvedimento relativo alla ripartizione per l'anno 2013 delle risorse finanziarie in materia di tutela delle minoranze linguistiche 'storiche'. Al Friuli Venezia Giulia, "nonostante l'esiguità dei fondi disponibili", come ha segnalato la presidente della Regione Debora Serracchiani, è stata destinata una quota pari a circa 375mila euro per le finalità contenute nella legge nazionale n. 482 del 1999, a favore delle tre minoranze presenti sul territorio regionale - friulana, slovena e tedesca - in relazione ai progetti presentati dalle Pubbliche amministrazioni. (ANSA).

martedì 5 novembre 2013

Cosa c'entra Exe con la tutela del friulano?



"Magari in questo momento di congiuntura sarebbe meglio tralasciare un seppur importante tema come il friulano , meno strategico rispetto all' Aussa Corso e a Exe".
Dichiarazioni queste del capogruppo PDL della Provincia di Udine Renato Carlantoni, che riportano a galla il vecchio vizio destronazionalista di mescolare nutella e m...
Cosa c'entri la tutela del friulano (a cui il centrodestra negli ultimi 5 anni non ha riservato nemmeno le briciole) con la voragine milionaria lasciata in Exe e Aussa Corno da amministratori guardacaso tutti designati dal PDL, non lo sanno nemmeno loro.
Ogni volta che qualcuno deve tagliare qualcosa o confondere le acque per nascondere il peggio, non trova di meglio che tirare in mezzo la materia più reietta e bistrattata da tutti: la tutela del friulano. Che anche in questo frangente c'entra come i cavoli a merenda.
Mi meraviglio che questa bassezza provenga proprio dal Sindaco di Tarvisio che della tutela di una delle minoranze linguistiche del suo Comune ha fatto un cavallo di battaglia. Si vede che anche per lui il primo amore (AN) non si scorda mai.
Se per lui la tutela del friulano è un tema secondario, pari considerazione avrà sicuramente il cittadino che risiede a Lignano riguardo al volume di interventi che la Provincia di Udine dedica costantemente a Tarvisio.
Ma questi non dovrebbero essere paragoni da farsi quando si è scelto di amministrare un territorio vasto, soprattutto quando questo è maggioritariamente popolato da una delle minoranze linguistiche più bistrattate in Italia.
Se invece Carlantoni voleva far presente che il presidente Fontanini ultimamente si occupa di troppe cose (avendo avocato a se anche la delega in materia di identità linguistiche) e che ci sono alcuni assessori che hanno funzione puramente ornamentale, poteva avere il coraggio di dirlo chiaramente.
La maggioranza di centro destra si chiarisca al suo interno e lasci stare tematiche che nulla c'entrano con le loro beghe di partito.

Federico Simeoni
consigliere provinciale
estratto dal Messaggero Veneto del 05/11/2013

martedì 29 ottobre 2013

Fondazione CRUP perde 180 milioni di patrimonio: nessun commento dalla classe dirigente friulana

Il 23 Agosto scorso all' interno di un suo articolo sul Bilancio Consuntivo 2012 della Fondazione Crup il Messaggero Veneto accennava a una "svalutazione della partecipazione nella controllante Intesa San Paolo per oltre 182 milioni di euro" che portava a una contrazione del patrimonio della più importante Fondazione bancaria friulana da 400 a 220 milioni di euro.
Quasi il 50% in un colpo solo. Commenti dal mondo politico ed economico del Friuli? Zero.
Nel nostro piccolo abbiamo cercato di sollecitare la Provincia di Udine, che ha anche nominato un membro del c.d.a.
Attendiamo sviluppi.

giovedì 24 ottobre 2013

1914 - 2014 Par no smenteâ i furlans muarts di chê altre bande

Lunis 21 Utubar il Consej Provinciâl di Udin al â aprovât ae unanimitâl l' ordin dal dì presentât dal Consejr di Front Furlan Federico Simeoni

dal "Messaggero Veneto" dal 22/10/2013

VOTO UNANIME

Grande Guerra e Friuli «Pari dignità a tutti i morti»

Voto unanime del consiglio provinciale per l’ordine del giorno proposto dal capogruppo Federico Simeoni (Front Furlan)

 Voto unanime del consiglio provinciale per l’ordine del giorno proposto dal capogruppo Federico Simeoni (Front Furlan) e la mozione presentata dai democratici Franco Lenarduzzi e Carmen Galdi in vista delle cerimonie per il centenario della Grande Guerra. Due punti uniti da un comune obiettivo: celebrare anche i friulani che nella prima guerra mondiale hanno combattuto tra le fila del Regno Imperiale sotto il quale ricadeva un’ampia fascia del territorio della provincia di Udine. Una situazione di divisione nell’area della Piccola Patria che ha visto friulani lottare contro altri friulani già dal 1914. «A questi morti deve essere data pari dignità con una cerimonia commemorativa da organizzare a luglio, con lo stesso spessore delle iniziative già in programma per maggio 2015» è la richiesta del consiglio. Iniziative che negli intenti punterebbero pure a riscoprire luoghi di grande importanza turistico-culturale, unici nel nostro paesaggio. L’assessore alla Cultura Francesca Musto ha ricordato le attività già messe in campo per le celebrazioni della Grande Guerra: dalla trilogia edita in collaborazione con Gaspari Editore, al sito internet www.lagrandeguerra.info, alla pubblicazione “Fradis Cuintri”. La seduta del consiglio si è aperta con la commemorazione delle vittime del terribile naufragio di Lampedusa, un omaggio proposto dal presidente Fabrizio Pitton. (m.z.) 


giovedì 29 agosto 2013

In Provincia si risolve tutto con le carte

No, non parliamo di Tresette, Rubamazzetto o Scala quaranta, ma poco ci manca.
Ci riferiamo all' ultima brillante idea della Provincia di Udine: "Carte della cittadinanza contro il degrado", ovvero come leggiamo dalla cronaca "ogni quartiere stringe una sorta di contratto etico tra i residenti" per combattere degrado e prostituzione. Mah!
Già c'è da capire cosa c'èntri la Provincia con materia di stretta competenza delle singole amministrazioni locali e delle forze di polizia, poi l' idea balzana che situazioni così si risolvano a carte bollate oppure mettendo a punto "sistemi integrati informativi per la raccolta dati sulla sicurezza ma anche predisporre un sistema di coordinamento delle forze di polizia" ha veramente dell' assurdo.
In pratica la Provincia di Udine con Fontanini si sta proponendo di rifare e rispendere quello che ha già fatto la Seganti in Regione con i ben noti risultati.
Da tempo la Polizia Provinciale è stata propagandisticamente distolta dai compiti che aveva sempre svolto per impegnarla nella sorveglianza stradale che è già svolta da Comuni, Polizia e Carabinieri.
Ecco, propaganda è la parola giusta, perchè attualmente la Provincia di Udine non si occupa che di questo, visto i capitoli di bilancio che impegna in uffici stampa camuffati e campagne promozionali.
La Provincia si occupi piuttosto dei compiti propri, senza andare ad invadere il campo altrui solo in cerca di inutile protagonismo.
In Italia, per restare alla gestione dell' ordine pubblico abbiamo fin troppa confusione: Procuratori della Repubblica, Questori, Prefetti, Sindaci, Polizia, Carabinieri, Polizia Locale... ci manca solo che si aggiunga anche la Provincia ad ingarbugliare la situazione.
Gli assessori si concentrino invece nel recuperare l' efficienza dell' Ente e delle sue Partecipate che fanno acqua da tutte le parti.
Gli stessi uffici provinciali chiedono una razionalizzazione nella gestione delle risorse interne a cominciare dalla gestione dei mezzi e dei rientri giornalieri.
Un' emergenza su cui i "nostri" potrebbero concentrarsi è la gestione dei Centri per l' Impiego, che sono al centro delle richieste pressanti dei friulani in cerca di lavoro, ma che non riescono a dae risposte sufficientemente adeguate. Lì ci sono capacità che attendono di essere riorganizzate ed utilizzate e c'è un sicuro interesse da parte dei cittadini.


martedì 6 agosto 2013

Al cittadin non far sapere...

Agosto, caldo infernale, gente rintanata in casa o in ferie. Quale periodo migliore per discutere pubblicamente della rovinosa condizione delle società partecipate dalla Provincia di Udine? Tanto anche se alla stampa "scappa" di scrivere qualcosa, nessuno lo legge.
Ieri in un clima infuocato si è svolto un consiglio provinciale fiume, iniziato alle 9.30 e terminato alle 18.30.
Se siete tra i pochi che hanno letto il giornale, sembra quasi che Front Furlan fosse assente oppure dedito alle frivolezze della neo assessora Asia Battaglia.
Siccome invece c'eravamo e ci siamo (e abbiamo) fatto un mazzo tanto, riportiamo gli interventi del nostro consigliere Federico Simeoni sugli argomenti più importanti.



Approvazione modifiche allo Statuto del Consorzio per lo sviluppo industriale dell' Aussa-Corno


Il voto che viene richiesto oggi vorrebbe essere fatto passare come un mero adempimento tecnico che nelle finalità dovrebbe favorire l' ingresso di capitali freschi attraverso la cessione di quote a nuovi soggetti.
Finalità lodevoli se si trattasse di ricercare l' ingresso di compartecipazioni di capitali privati, quando invece sappiamo benissimo che l' unico scopo è creare le condizioni per l' ingresso di ulteriore capitale pubblico, visto che fino ad oggi si è fatta menzione del solo Interporto di Cervignano, altro carrozzone pubblico in mano ad altre società pubbliche riconducibili alla Regione.
Comprendiamo benissimo che il Consorzio per lo sviluppo industriale della zona dell' Aussa Corno debba mantenere lo status di ente pubblico economico partecipato in virtù della sua legge istitutiva e che ciò implichi che il 51% delle quote debba rimanere in mano pubbliche , ma troviamo assolutamente anomalo che il capitale sociale si trovi in mano per l' 80 % a Enti pubblici che nel proprio statuto non hanno finalità imprenditoriali, per il 13% a Istituti di Credito e per solo il 7% alle aziende che usufruiscono dei servizi del Consorzio.
Vi risparmio l' analisi economica che è stata ampiamente dibattuta nelle settimane scorse limitandomi a ricordare che Aussa Corno ha chiuso in rosso il terzo bilancio consecutivo, toccando il negativo di € 1.600.000 per il 2012, con una struttura che per rimanere in linea di galleggiamento richiede risorse pari a 4.000.000 €/anno (pari a circa 800 €/anno per ogni operaio che lavora nelle aziende e nell' indotto dello ZIAC).
A ciò si assomma l' indebitamento di € 48.000.000 contratto nei confronti delle banche per una cifra pari a quasi € 100 per ogni abitante della Provincia, solo per comperare terreni da bonificare e rendere edificabili. Terreni comperati per favorire qualche (im)prenditore che voleva disfarsi di zavorre improduttive. Terreni ed immobili che adesso non riesce a vendere.
Se fosse vero che Aussa Corno è la più grande realtà industriale della nostra Regione e lo fosse anche in termini di redditività reale e non drogata dall' assistenzialismo pubblico, il privato sarebbe in prima fila a godere dei benefici. Questo si tradurrebbe in immediata e diversa partecipazione azionaria, prevalentemente privata anzichè pubblica.
Non è più accettabile che quando c'è da guadagnare il privato ha una sua posizione predominante e quando invece c'è da rimettere il dovere è solo del Pubblico.
Ci troviamo invece esattamente nella situazione in cui l' eccesso di interventismo pubblico, favorito dalla captazio benevolenze dei partiti ha creato una voragine che adesso ne Provincia, ne Regione ne Comuni sanno come sanare.
I partiti che hanno guidato la Provincia e Regione negli ultimi 5 anni hanno generato un clima fatto di gestioni commissariali, assunzioni facili, indebitamenti fuori controllo che hanno partorito il mostro che oggi abbiamo per le mani.
La Provincia ha chiuso colpevolmente tutti e due gli occhi assumendosi la paternità di un debito sciagurato per cui adesso non si trova altra soluzione che chiamare in soccorso la Regione, che in queste situazioni viene invocata come la mamma mentre in altre più comode viene respinta come matrigna.
Nel frattempo l' ennesima ditta insediata nel Consorzio, dopo essere stata acquisita da capitali stranieri sta delocalizzando.
Mi sto chiedendo quale follia sia passata per la mente del socio di riferimento e dei vertici di ZIAC, che hanno preferito investire 48 mln invece di risolvere i problemi che da 40 anni attanagliano gli insediamenti industriali e che non sono mai stati risolti:
- parlo del miglioramento dei collegamenti ferroviari che ridurrebbero di 1/3 il costo di trasporto abbattendo gli attuali 3 €/Ton del trasporto gomma all' 1 €/Ton medio del trasporto su rotaia
- mi riferisco al porto in cui nel 1991 attraccavano navi da 10.000 Ton, nel 1998 ridotti a 5.000 Ton, mentre oggi siamo arrivati alla barzelletta del trasporto su chiatte...
E' mancata totalmente l' organizzazione ed una strategia.
Occorre trovare soluzioni e strategie immediate perchè se ci fermiamo a pensare al lungo termine, nel lungo termine saremo tutti morti.
Senza strategie a breve e medio termine rischiamo di avere una voragine che si allargherà di anno in anno e con la fuga delle imprese col risultato che se nessuno interverrà rapidamente, quando avremo porto dragato, ferrovia e bretella realizzati, l' Aussa Corno sarà una nuova Sesto San Giovanni: un deserto con 5.000 operai a casa.
Mentre la Provincia è ferma a pensare come risolvere il dilemma a cui non aveva mai pensato, prestito o ricapitalizzazione e la Regione cincischia sul decidere se intervenire con Friulia, con Interporto o con il 7° cavalleggeri, forse sarebbe il caso che qualcuno si muovesse per rinegoziare i mutui con le banche coinvolgendole nell' acquisto dei terreni e spingesse per una maggiore partecipazione dei capitali privati nella gestione del Consorzio.
Concludendo, per quanto riguarda il solo dato tecnico che tocca le modifiche statutarie, visto che queste potenzialmente potrebbero favorire l' ingresso di capitale privato con compartecipazione massima fino al 10%, cosa che Front Furlan auspica,
ripeto, solo per il mero dato tecnico ci tratteniamo dal dare una valutazione totalmente negativa al punto all' odg e in questa sessione ci asterremo, fermo restando il nostro giudizio totalmente negativo nella conduzione e nelle strategie praticamente assenti la cui responsabilità va ascritta a tutti i soci pubblici che fino ad oggi si sono limitati a guardare ed a lucrare dalle rispettive posizioni.


  
Messa in liquidazione di EXE SpA
  
Tutti i nodi vengono al pettinee i nodi Aussa Corno ed Exe son belli grossi. Così com'è tanta la polvere nascosta sotto il tappeto elettorale di Fontanini da far rischiare l' allergia all' intera Provincia.
Un buco da € 2.300.000 su un capitale di 5.000.000 non è una cosa su cui soprassedere spensieratamente, soprattutto per le responsabilità patrimoniali che ne derivano a tutti i consiglieri che si sono assunti l' onere di amministrare questo Ente.
Ci dispiace constatare che invece si preferisca buttarla in "caciara" trasferendo il dibattito dal merito alla contrapposizione che qui centra come i cavoli a merenda.
"Exe è funzionale al gestore unico ed è l' unica azienda del settore gestita da centrodestra" dichiarazioni del capogruppo PDL
Questa è una logica che rifiutiamo in quanto indipendentemente dalle appartenenze, qui siamo chiamati a fare gli interessi dei friulani e non a giocare con i monopoli o con i risiko di partito.
Al di là delle battute, che lasciano il tempo che trovano, dovendo attenerci ai fatti, i documenti prodotti dalla Società e l' audizione della settimana scorsa, ci hanno consegnato la fotografia di una scatola vuota, in cerca sia di contenuti che di una mission che il socio di riferimento non è mai stato in grado di darle.
Un impressione pessima, suffragata dall' assenza del presidente Soldati che ha preferito delegare un consigliere di amministrazione che ci ha fatto un illustrazione della situazione societaria degnevole di giustificazione sul libretto scolastico.
Obbiettivi e piani industriali non se ne sono visti, di una previsione di quella che immaginiamo sarà la voragine nel bilancio 2013 non c'è nemmeno l'alba...
Unica certezza che ci è stata trasmessa è che il socio di maggioranza si è sempre relazionato con il managment aziendale e ne ha sempre assecondato le scelte.
Di fatto in questo momento EXE si trova nell' incapacità di operare in qualsiasi settore e con i costi elevati della sua struttura (€ 600.000 per 9 dipendenti) e l' erosione progressiva del capitale sociale, dubitiamo riesca ad attrarre i capitali privati necessari agli investimenti prospettati per la sopravvivenza.
La netta sensazione è quella che si voglia mantenere in vita il moribondo solo per portare la maggioranza che oggi guida la provincia sul tavolo delle trattative del gestore unico, dare al Presidente la possibilità di giocare al Metternich della situazione, a qualcun altro di continuare a lucrare nelle consulenze del settore ambientale e a qualcun altro ancora di coprire le responsabilità.
Noi riteniamo invece che fintanto che alla Provincia verrà mantenuto il ruolo di controllore nel settore ambientale e dei rifiuti vada eliminato il conflitto di interessi tra gestori ed Ente. La Provincia ha il ruolo istituzionale di controllore e non deve in nessun caso entrare in commistione con le figure e con le responsabilità dei soggetti che deve controllare.
Se proprio volete giocare al monopoli istituzionale o a fare gli imprenditori, ebbene, fatelo con i vostri soldi e non con quelli del contribuente.
Al fine di evitare maggiori danni al capitale sociale e conseguentemente all' erario pubblico, Front Furlan non chiede, ma pretende l' avvio immediato della procedura di liquidazione di EXE e di tutte le sue società partecipate.



Ordine del Giorno per il passaggio dei Comuni di Cinto Caomaggiore e Sappada rispettivamente alla Provincia di Pordenone e alla Provincia di Udine



venerdì 2 agosto 2013

Il contribuente paga le veline di Fontanini & co

Immaginiamo che molti cittadini come noi, si siano meravigliati della munificità con cui i settimanali "Il Friuli" e "La Vita Cattolica" trattino l' attività della Giunta del Presidente Fontanini, pubblicando le iniziative, anche le più insignificanti che Presidente e assessori imbandiscono in quel di Palazzo Belgrado.
Superato l' entusiasmo post-elettorale del nostro pluri decorato (e remunerato) Presidente e soprattuto andando a guardare la Caporetto gestionale che ha caratterizzato il suo ultimo mandato amministrativo (Exe e Aussa Corno docet) ha iniziato ad assalirci qualche dubbio.
Siamo noi i bastian contrari o i giornalisti son pagati in moneta sonante per suonarle e cantarle solo in onore a Sir Pieri da Basandiele?
Ci sono venute presto in soccorso due determine della Provincia dove, udite udite, pur paingendo miseria e bestemmiando contro il Patto di Stabilità si son trovati € 16.000 per conferire incarichi redazionali alla Società Euronews di Udine, quella che cura le pubblicazioni su "Il Friuli" e su "La Vita Cattolica".
Non male vero? Cresce così l' elenco degli sprechi dell' armata partitica che si è accampata in Piazza Patriarcato

giovedì 11 luglio 2013

Pubblica Amministrazione e Trasparenza

Non tutti hanno il tempo o la possibilità di pedere ore e ore per chiedere di visionare gli atti delle Pubbliche Amministrazioni. Per fortuna, nel 2013, la tecnologia dovrebbe venirci incontro e tutto dovrebbe essere accessibile da Internet... Ne siamo sicuri? Non è proprio così. La maggior parte degli enti si limita a mettere on line solo gli atti di cui è obbligatoria la pubblicazione e solo per il periodo strettamente necessario. Da qui la nostra richiesta alla Provincia di Udine di mettere subito on line il suo archivio "storico" di delibere e determine.

venerdì 21 giugno 2013

Ordine del giorno per il passaggio di Sappada e Cinto al Friuli

La maniera migliore per commentare le recenti dichiarazioni del vicepresidente della Regione Friuli-VG Bolzonello, riguardo al suo scarso interesse istituzionale verso l' annosa quuestione del ritorno della comunità di Sappada in Friuli, è agire.
Oggi abbiamo depositato in Provincia la proposta di un ordine del giorno per sollecitare il riavvio dell' iter parlamentare per completare le procedure costituzionali di passaggio dei Comuni di Cinto Caomaggiore e Sappada dal Veneto alla Regione Autonoma Friuli - V.G.


venerdì 14 giugno 2013

Sparagne... che Fontanin lu mangje!

Visto che sui media passano solo le informazioni di regime, probabilmente per non pestare i piedi ai "colleghi" che verranno assunti per fare gli addetti stampa in Provincia, per trasparenza e dovere di cronaca ci vediamo costretti a pubblicare due discutibili scelte della giunta Fontanini, fatte guardacaso solo DOPO la campagna elettorale (la scelta del nuovo dirigente aggiuntivo) e DOPO aver sbandierato virtuosismi nel contenimento della spesa del personale durante la discussione del Rendiconto della Gestione del 2012.
Per conto nostro valutiamo che questi incarichi esterni siano esagerati per un Ente di cui non si sa la prospettiva di durata e su cui la Regione sta facendo drastici piani di ridimensionamento.
Ci meraviglia che su oltre 500 dipendenti non si riescano a reperire le risorse umane interne necessarie a ricoprire gli incarichi richiesti, che non dvrebbero esulare dalla ordinaria attività dell' Ente.
Più che necessità funzionali, abbiamo l' impressione che si vada a "compensare"  promesse fatte prima della campagna elettorale ai partiti che compongono la maggioranza per tenerla assieme.
Chiederemo ragione di queste scelte che non vanno nella direzione del "buon padre di famiglia" che in periodo di crisi mantiene la spesa oculata invece di fare investimenti insensati, come tra l' altro la spesa di € 20.000 per introdurre il sistema di voto elettronico in aula, manco fossimo in parlamento.
Ci riserviamo  di valutare i curriculum che perverranno, per verificare se le valutazioni saranno veramente professionali oppure squisitamente clientelari.

martedì 11 giugno 2013

Niente indennità, niente rimborsi

Come avevamo promesso, il consigliere di Front Furlan non percepisce l' indennità mensile di € 1.010 e nemmeno fruisce dei rimborsi chilometrici. Vengono accreditati solo i gettoni di presenza per le presenze effettive, a cui vanno detratte le ritenute e la quota versata al movimento.


mercoledì 29 maggio 2013

Rinnovo dei componenti delle Commissioni Elettorali Circondariali e delle Sottocommissioni Elettorali Circondariali

Chi fosse interessato a segnalare il proprio curriculum per il rinnovo dei componenti delle Commissioni Elettorali Circondariali e delle Sottocommissioni Elettorali circondariali, dopo aver attententamente letto i seguenti allegati, può segnalare il proprio curriculum inoltrandolo in formato PDF all' indirizzo info@frontefriulano.org entro e non oltre le ore 12.00 di Venerdì 7 Giugno 2013.