No, non parliamo di Tresette, Rubamazzetto o Scala quaranta, ma
poco ci manca.
Ci riferiamo all' ultima brillante idea della Provincia di Udine:
"Carte della cittadinanza contro il degrado", ovvero come
leggiamo dalla cronaca "ogni quartiere stringe una sorta di
contratto etico tra i residenti" per combattere degrado e
prostituzione. Mah!
Già c'è da capire cosa c'èntri la Provincia con materia di
stretta competenza delle singole amministrazioni locali e delle forze
di polizia, poi l' idea balzana che situazioni così si risolvano a
carte bollate oppure mettendo a punto "sistemi integrati
informativi per la raccolta dati sulla sicurezza ma anche predisporre
un sistema di coordinamento delle forze di polizia" ha veramente
dell' assurdo.
In pratica la Provincia di Udine con Fontanini si sta proponendo
di rifare e rispendere quello che ha già fatto la Seganti in Regione
con i ben noti risultati.
Da tempo la Polizia Provinciale è stata propagandisticamente
distolta dai compiti che aveva sempre svolto per impegnarla nella
sorveglianza stradale che è già svolta da Comuni, Polizia e
Carabinieri.
Ecco, propaganda è la parola giusta, perchè attualmente la
Provincia di Udine non si occupa che di questo, visto i capitoli di
bilancio che impegna in uffici stampa camuffati e campagne
promozionali.
La Provincia si occupi piuttosto dei compiti propri, senza andare ad
invadere il campo altrui solo in cerca di inutile protagonismo.
In Italia, per restare alla gestione dell' ordine pubblico abbiamo fin
troppa confusione: Procuratori della Repubblica, Questori, Prefetti,
Sindaci, Polizia, Carabinieri, Polizia Locale... ci manca solo che si
aggiunga anche la Provincia ad ingarbugliare la situazione.
Gli assessori si concentrino invece nel recuperare l' efficienza
dell' Ente e delle sue Partecipate che fanno acqua da tutte le parti.
Gli stessi uffici provinciali chiedono una razionalizzazione nella
gestione delle risorse interne a cominciare dalla gestione dei mezzi
e dei rientri giornalieri.
Un' emergenza su cui i "nostri" potrebbero concentrarsi
è la gestione dei Centri per l' Impiego, che sono al
centro delle richieste pressanti dei friulani in cerca di lavoro, ma che non riescono a
dae risposte sufficientemente adeguate. Lì ci sono capacità che
attendono di essere riorganizzate ed utilizzate e c'è un sicuro interesse da parte dei cittadini.
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