giovedì 29 agosto 2013

In Provincia si risolve tutto con le carte

No, non parliamo di Tresette, Rubamazzetto o Scala quaranta, ma poco ci manca.
Ci riferiamo all' ultima brillante idea della Provincia di Udine: "Carte della cittadinanza contro il degrado", ovvero come leggiamo dalla cronaca "ogni quartiere stringe una sorta di contratto etico tra i residenti" per combattere degrado e prostituzione. Mah!
Già c'è da capire cosa c'èntri la Provincia con materia di stretta competenza delle singole amministrazioni locali e delle forze di polizia, poi l' idea balzana che situazioni così si risolvano a carte bollate oppure mettendo a punto "sistemi integrati informativi per la raccolta dati sulla sicurezza ma anche predisporre un sistema di coordinamento delle forze di polizia" ha veramente dell' assurdo.
In pratica la Provincia di Udine con Fontanini si sta proponendo di rifare e rispendere quello che ha già fatto la Seganti in Regione con i ben noti risultati.
Da tempo la Polizia Provinciale è stata propagandisticamente distolta dai compiti che aveva sempre svolto per impegnarla nella sorveglianza stradale che è già svolta da Comuni, Polizia e Carabinieri.
Ecco, propaganda è la parola giusta, perchè attualmente la Provincia di Udine non si occupa che di questo, visto i capitoli di bilancio che impegna in uffici stampa camuffati e campagne promozionali.
La Provincia si occupi piuttosto dei compiti propri, senza andare ad invadere il campo altrui solo in cerca di inutile protagonismo.
In Italia, per restare alla gestione dell' ordine pubblico abbiamo fin troppa confusione: Procuratori della Repubblica, Questori, Prefetti, Sindaci, Polizia, Carabinieri, Polizia Locale... ci manca solo che si aggiunga anche la Provincia ad ingarbugliare la situazione.
Gli assessori si concentrino invece nel recuperare l' efficienza dell' Ente e delle sue Partecipate che fanno acqua da tutte le parti.
Gli stessi uffici provinciali chiedono una razionalizzazione nella gestione delle risorse interne a cominciare dalla gestione dei mezzi e dei rientri giornalieri.
Un' emergenza su cui i "nostri" potrebbero concentrarsi è la gestione dei Centri per l' Impiego, che sono al centro delle richieste pressanti dei friulani in cerca di lavoro, ma che non riescono a dae risposte sufficientemente adeguate. Lì ci sono capacità che attendono di essere riorganizzate ed utilizzate e c'è un sicuro interesse da parte dei cittadini.


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