venerdì 3 gennaio 2014

2014: sarà l' anno delle riforme degli apprendisti stregoni?

Mai iniziare quello che non si è capaci di concludere. Questo è l' insegnamento che dovrebbe essere dato ai molti apprendisti stregoni che in Regione negli ultimi 10 anni si sono cimentati nei vari tentativi di riforma degli Enti Locali.
I disastri degli Aster, delle Unioni dei Comuni, delle Comunità Montane sono sotto gli occhi di tutti.
Ora si prospettano nuovi ulteriori cataclismi che assumeranno il nome di elezione di secondo livello delle Province e fusioni di Comuni. Operazioni dettate da una delibera di generalità che allo stesso tempo è il riassunto di tutti i paradossi della italica pubblica amministrazione ed il cestino della specialità Regionale.
Inseguire il DDL Del Rio senza avere il coraggio ed il peso politico per andare a Roma ad imporre la riscrittura dello Statuto Speciale, portando a casa ulteriori competenze e risorse, è un po' come chiedere la scelta sul menu della mensa dei frati.
Senza poi tenere conto dei nefasti effetti di caos organizzativo a cui si espongono gli Enti Locali nel non remoto caso di presentazione ed accoglimento di impugnazioni alla Corte Costituzionale.
Fin dall' insediamento della Giunta Serracchiani come Front Furlan abbiamo chiesto dialogo e concertazione con Comuni e Province. Constatiamo invece che la Regione si preoccupa unicamente di far valere il proprio arrogante rapporto di forza calando le sue scelte dall' alto, prospettando di fatto un neo centralismo con fulcro su Trieste, a scapito di un Friuli indebolito privato di peso politico e di risorse finanziarie.
Tutta questa foga di produrre qualcosa di immateriale da mostrare ai propri ultrà di partito rischia di affossare la Specialità Regionale e minare definitivamente il rapporto di sussidiarietà che dovrebbe essere la base dell' organizzazione territoriale del Friuli.
Si è forzata l' Assemblea Regionale per bloccare la terza candidatura dei sindaci senza fare nemmeno un accenno formale al via libera alla loro candidatura al Consiglio Regionale o alla tanto promessa limitazione al secondo mandato per i consiglieri in carica.
Si stanno destrutturando le Province senza nessun barlume di garantire equilibri territoriali attraverso l' individuazione statutaria e finanziaria di due aree separate come potrebbero esserlo Friuli da una parte e area metropolitana di Trieste dall' altra.
Si vuole mescolare i Comuni ingarbugliando i meccanismi referendari che vedremo come riusciranno a far diventare prevaricanti le volontà dei municipi più grandi a scapito delle piccole comunità.
Dall' altra parte nessun accenno a metter mano alla legge elettorale mostro che regola le procedure di elezione dei nostri strapagati Consiglieri Regionali, blindando le decisioni delle segreterie dei partiti tradizionali contro ogni tentativo di accesso da parte dei movimenti civici ed autonomisti.
Cari Consiglieri Regionali friulani, chiedervi di farvi la forca da soli sappiamo bene che è una ingenuità troppo grossa da parte nostra, ma abbiate se non l' onestà morale, almeno il coraggio di mettere velocemente all' ordine del giorno della vostra assemblea questi argomenti.

Udine, 03/01/2013

Federico Simeoni
consigliere Provincia di Udine
Front Furlan